Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Alessandra a condividerci il suo percorso e consigli!
Sin da piccola ho sempre creduto che una buona conoscenza delle lingue straniere avvicinasse all’altro. All’età di circa otto anni ricordo che ero al mare e avvertii per la prima volta l’urgenza di voler dialogare con le mie nuove amichette tedesche. Mi feci insegnare i numeri, qualche parola a caso assolutamente inutile tipo « Schmetterling », ed ero felice.
La lingua è il nostro potentissimo mezzo per creare una comunicazione diretta, fluida e aperta. Forse è il modo più immediato ed economico che io conosca per viaggiare di continuo in mondi più o meno lontani.
Ci impregnamo cosi di culture e realtà diverse senza dover muovere un passo.
Gli studi in lingue non solo hanno contribuito ad aprirmi la mente ma mi hanno portata a non accontentarmi di Milano, città in cui sono nata, e a voler re-inventarmi costruendo la mia vita e carriera all’estero. Subito dopo la Laurea Magistrale ho trovato lavoro a Lisbona. Un’azienda internazionale voleva me per lavorare in Italiano e Spagnolo. Quale occasione migliore imparare anche il Portoghese!
Devo essere sincera e dire che il Passpartout che ha aperto la porta (ai tempi buia e sconosciuta) del mio futuro è stato proprio quello dell’internazionalità. La scelta di lavorare in un’azienda internazionale, mi ha permesso di muovere i primi passi all’interno di quest’ultima e di candidarmi internamente a varie posizioni che mi hanno piano piano portata a crescere, a formare la mia personalità, fino ad approdare nel fantastico mondo delle risorse umane e in particolar modo in una branchia specifica di quest’ultimo: il Recruitment. Match!
Sicuramente l’attuale contesto storico non aiuta. Covid, guerre e tensioni politiche che in alcuni casi portano grandi professionisti a voler e dover lasciare il proprio paese, in altri casi, invece, spaventano e immobilizzano.
A sommarsi vi è anche la ricerca del perfetto (e ultimamente tanto citato in sede di colloquio) work-life balance che sta portando i lavoratori ad essere più statici e ancorati non solo alla propria terra ma perfino alla sedia di casa.
Faccio un esempio molto pratico: nel mio contesto sono spesso alla ricerca di ingegneri con delle competenze tecniche e linguistiche specifiche che devono essere pronti a viaggiare, ad andare in sede dal cliente, piuttosto che in cantiere… se un tempo la mobilità all’internazionale era per me un gioco abbastanza facile, ora ricollocare risorse prevede un grande sforzo e tante variabili che rendono il mio lavoro decisamente più ostico.
Il candidato deve essere visto e trattato come un ospite al quale apri le porte di casa tua. In sede di colloquio stiamo entrambi condividendo il nostro tempo, informazioni importanti, ascolto ed empatia. Se il colloquio è in presenza (cosa alla quale in IKOS teniamo molto) offrire un buon caffè o un bicchiere d’acqua - con un grande sorriso - sono il primo gesto di accoglienza. Un colloquio di lavoro oggi giorno deve essere tempestivo!
I ritmi nel mondo del Recruitment sono estremamente sostenuti e se ci si vuole garantire il miglior candidato è necessario risultare chiari, precisi e soprattutto veloci! Aggiungo però al calderone della candidate experience altri ingredienti altrettanto importanti e ai quali tengo molto. Bisogna essere sinceri nel fornire un feedback e UMANI. Meglio lasciare da parte l’AI e Chat GPT se si vuole davvero fare la differenza.
La consulenza è essenzialmente dinamismo, continua evoluzione e opportunità di visibilità. Il privilegio di un giovane ingegnere che entra a far parte della realtà IKOS è quello di poter crescere rapidamente, affrontando in parallelo molteplici progetti e vivendo un contesto caratterizzato da un'alta preparazione tecnica e specialistica.
Il consiglio che desidero offrire a tutti i giovani che si affacciano al mondo del lavoro è quello di accogliere ogni opportunità di crescita con mente aperta e umiltà. È fondamentale coltivare una mentalità curiosa, pronta a esplorare e apprendere senza preconcetti. Essere disposti a sperimentare e mettersi in gioco apre strade inaspettate, che potrebbero rivelarsi opportunità che non avevamo mai considerato.
Ottenere un titolo di studio rappresenta un sacrificio significativo e una tappa importante, ma è fondamentale comprendere che questo non segna la fine del percorso. Al contrario, è solo l'inizio: l'idea di aver raggiunto un traguardo una volta conseguita la laurea è un errore che può compromettere il nostro cammino professionale. La conclusione degli studi sancisce, infatti, l'inizio di un nuovo capitolo, in cui la vera crescita personale e professionale inizia. Buona fortuna a tutti!
Intervista a cura del Team di Joinrs