Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Andrea a condividerci il suo percorso e consigli!
Si, è proprio così. Il mio percorso professionale è assolutamente verticalizzato alla comunicazione ed al ruolo di HR. Pur essendo due aree che possono sembrare apparentemente distanti tra loro, sono e continueranno ad essere da sostegno reciproco.
Il loro intreccio, nel mio percorso, è stato assolutamente frutto della passione verso i miei studi e dell’interesse sia per le mie prime esperienze lavorative sia per quelle attuali. I puntini nella vita, si uniscono, come asseriva Steve Jobs, solo alla fine di un percorso e mai durante.
Proprio per questo sono conscio di poter affermare che la comunicazione è circolare e può essere applicata sia ad attività di marketing / commerciali sia a quelle di ricerca e selezione. Il trait d’union tra la comunicazione è l’essere HR è sicuramente dettato da tre aspetti fondamentali:
Sono sempre stato, sin da giovanissimo, appassionato di tecnologia ed in generale del mondo IT/ICT. I miei primi due dispositivi ludici sono stati l’Atari ed in seguito l’Amiga 500. Ero incuriosito dalla grafica e dal funzionamento dei videogiochi, in più l’evolversi degli strumenti appartenenti all’ambito IT-ICT ha alimentato il mio desiderio di conoscere questo mondo.
Tutto si è evoluto ormai, si parla di play station 6 e realtà virtuale. Ho avuto pertanto la fortuna di vivere questi passaggi entusiasmandomi ogni giorno.
Le sfide più grandi? Ne ho maturate molte, anche se, conoscendo il mio lavoro, e considerando che il mondo ICT/ICT è sempre in evoluzione, sono certo di poter affermare che ogni giorno è una grande e stimolante sfida.
Quelle più grandi sono sicuramente dettate dalla “spietata” concorrenza operante nel mio stesso ambito e dall’evolversi del settore, dai nuovi o più “datati” linguaggi di programmazione, e dal cimentarsi ogni giorno nella ricerca di nuove figure professionali la cui crescita ed il loro valore va di pari passo con l’evolversi delle tecnologie.
Si, confermo, l’intelligenza artificiale è uno strumento in forte crescita in diversi settori, soprattutto quello della ricerca e selezione.
Anche adesso io ed i colleghi utilizziamo questo strumento.
E' sicuramente utile a migliorare i processi di presentazione del candidato alle aziende e soprattutto ben definito per velocizzare le attività da portare a termine.
Nei prossimi anni, penso che sarà uno strumento di gran lunga migliorato, con altre funzionalità d’ausilio al lavoro del recruiter ma non potranno mai sostituirlo o farne le veci.
L’intelligenza artificiale potrebbe sicuramente interfacciarsi ad un candidato per conoscerlo approfonditamente, magari porre delle domande tecniche e verticalizzate alla sua esperienza e se davvero ben congeniata potrebbe porre domande confacenti la Job ma non potrà mai avere “voce in capitolo” dal punto di vista squisitamente umano.
Sono del parere che viene prima “la persona” e poi il professionista , e solo una persona può conoscere veramente un’altra persona, non un meccanismo artificiale. Inoltre dietro una intelligenza artificiale, c'è sempre un professionista che ha studiato e vissuto esperienze che gli hanno permesso di crearla.
I miei consigli sono principalmente quattro
Intervista a cura del Team di Joinrs