Human Resources

Joinrs con Angelica, Recruiting Senior Coordinator in BCG

Scritto da Il team di Joinrs | 29/1/2025

 Chi è Joinrs?  

Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.

Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

  Raccontando il mondo HR  

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali. Oggi è Angelica a condividerci il suo percorso e consigli!

 

1) Cosa ti ha ispirato a scegliere una carriera nelle Risorse Umane, in particolare nel settore del Recruiting?

La scelta di lavorare nelle Risorse Umane è nata dal mio percorso accademico. Sono laureata in Management in Bocconi e, durante la specialistica, mi sono concentrata sul Management delle Risorse Umane. Questa decisione è stata guidata dalla volontà di combinare due aspetti di me stessa: l’anima logico-analitica, e quella relazionale. Mi considero una “people person” e amo l’idea di lavorare per le persone e con le persone.

Entrare nel recruiting è stato un passaggio naturale, anche perché mi trovavo io stessa dall’altra parte, come candidata. Ero curiosa di comprendere meglio il processo di selezione e di vedere come le aziende, in particolare BCG, si presentano al mercato. Il recruiting non si limita a selezionare talenti, ma rappresenta una vetrina per l’azienda e gioca un ruolo fondamentale nell’attraction di nuove risorse. Sono in BCG da oltre cinque anni e mezzo e continuo a trovare grande soddisfazione in questo ruolo.

 

2) Ci racconti brevemente della tua esperienza in Azerbaigian e quali competenze hai  sviluppato che ritieni fondamentali per il tuo ruolo attuale? 

L’esperienza in Azerbaigian è stata davvero speciale. BCG Italia fa parte del sistema EMC (East Mediterranean and Caspian), che include anche Grecia, Turchia, Israele e, recentemente, Azerbaigian, Uzbekistan e Kazakistan. Con la chiusura dell’ufficio di Mosca, l’area Caspian ha visto l’apertura di nuovi uffici locali. Quando la manager di riferimento ha cambiato ruolo, mi è stata offerta l’opportunità di coordinare il team di recruiting locale per alcuni mesi.

È stato un incarico di grande responsabilità: dovevo guidare il team e trasferire ed adattare le best practices apprese in Italia. Ho sviluppato competenze essenziali, come la gestione diretta di un team: la mia prima esperienza in questo ambito. Ho inoltre avuto modo di conoscere nuove culture e sistemi accademici differenti, un elemento fondamentale per comprendere meglio i talenti locali e adattare l’approccio di BCG. La gestione degli stakeholder, all’interno di un contesto aziendale con una cultura diversa, mi ha permesso di sviluppare assertività e gravitas, competenze che si sono rivelate preziose al mio ritorno in Italia.

 

3) Secondo te, come è cambiato il recruiting post-pandemia e quali adattamenti sono stati  implementati in quest’area?

Il cambiamento più evidente nel recruiting post-pandemia riguarda la modalità di svolgimento dei processi di selezione. In passato i colloqui erano prevalentemente in presenza, mentre oggi si svolgono quasi interamente da remoto. Questo ha portato una maggiore flessibilità in termini di orari e location, permettendoci di accelerare i processi. Non siamo più vincolati alle giornate di recruiting in presenza e possiamo organizzare interviste in qualsiasi giorno della settimana.

Anche le aspettative dei candidati sono cambiate: oggi la flessibilità è una priorità. Sempre più spesso ci vengono chieste informazioni su work-life balance, smart working e possibilità di permanenza presso clienti in Italia. Cerchiamo di rispondere a queste esigenze, tenendo conto del nostro modello di staffing globale, che include ancora trasferte in altri Paesi, e della natura del lavoro in consulenza.

 

4) Potresti condividere tre consigli (unconventional) per tutti coloro interessati ad entrare in  una realtà come BCG? 

Il primo consiglio è non sottovalutare l’importanza di un’esperienza all’estero. Non mi riferisco solo all’Erasmus, ma a esperienze che ti spingano davvero fuori dalla tua comfort zone e che ti permettano di affrontare situazioni sfidanti. Questi percorsi aiutano a sviluppare apertura mentale e capacità di adattamento, qualità molto apprezzate in BCG.

Il secondo consiglio è imparare a conoscersi. È fondamentale avere consapevolezza delle proprie ambizioni, punti di forza e aree di miglioramento. In consulenza, velocità e flessibilità sono essenziali, e per questo è importante capire cosa ti motiva e come puoi dare il massimo contributo al team.

Infine, sii autentico. Spesso i giovani sentono la pressione di aderire a un’immagine predefinita per ottenere un’opportunità in aziende come BCG. Tuttavia, la vera forza sta nell’essere se stessi. Portare autenticità nel proprio lavoro e non aver paura di esprimere le proprie idee può fare davvero la differenza in un team innovativo come il nostro.

 

Intervista a cura del Team di Joinrs