Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Debora a condividerci il suo percorso e consigli!
Diventare Chief Operating Officer è da sempre stato uno dei miei obiettivi. Ricoprire un ruolo del genere non significa solo gestire processi e numeri, ma guidare ed indirizzare nella quotidianità un'azienda affinché ogni ingranaggio di essa funzioni in armonia. Essere Chief Operating Officer
significa avere la capacità di sognare in grande! Ogni giorno è una sfida, ma anche un'opportunità per creare valore, trasformare semplici idee in strategie concrete, e soprattutto far crescere ogni singola persona che fa parte dell’ ecosistema aziendale.
In particolare, se penso a me stessa, è facile individuare la missione che spinge ogni mio movimento lavorativo: rendere Malo HR un punto di riferimento nell'innovazione delle risorse umane.
Come?
Insomma, nel mio ruolo, non mi limito a "coordinare", ma disegno e plasmo il futuro dell’azienda con una visione che integra business, tecnologia e persone.Perché un'azienda non è solo una struttura: è una storia fatta di persone che credono in un obiettivo comune. E il mio compito è far sì che quella storia sia di successo.
Il Master ha avuto un ruolo chiave nella mia crescita professionale. Mi ha permesso di approfondire la gestione strategica delle risorse umane e di acquisire competenze avanzate su temi come talent acquisition, people management e employer branding.
Oltre all’aspetto tecnico, devo riconoscere che il valore più grande raccolto durante il Master è stato il confronto con vari professionisti del settore. Questo mi ha dato una visione più ampia ed inclusiva delle sfide HR e mi ha aiutato a sviluppare un approccio più innovativo e orientato ai dati nella gestione delle persone.
La tecnologia, come in tantissimi altri ambiti sta rivoluzionando il mondo e nel settore HR lo sta facendo, secondo il mio punto di vista, particolarmente in 3 diversi ambiti:
I vantaggi della tecnologia sono indubbi e preziosi, ma è sempre più necessario farne un uso intelligente. Nella mia filosofia sostengo sempre che eliminare il lato umano del recruiting sarà ragionevolmente impossibile, proprio perché solo gli essere umani possono rendere il processo efficace senza perdere di vista l’empatia e il valore delle relazioni.
Oggi il recruiting richiede un mix di competenze tecniche e soft skills.
Tra le più importanti che è possibile individuare ci sono:
Il recruiter di oggi non è solo un selezionatore, ma un vero talent advisor, capace di connettere i giusti talenti con le opportunità migliori, sempre con uno sguardo strategico e innovativo.
Intervista a cura del Team di Joinrs