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Joinrs con Giacomo, HR Director in Nestlé

Sticker_Emozionata-1  Chi è Joinrs?  

Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.

Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

  Raccontando il mondo HR  Sticker_Determinata

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Giacomo a condividerci il suo percorso e consigli!

"Il ruolo dell'HR è fondamentale in un'azienda come Nestlé, dove l'equilibrio tra l'evoluzione dell'ecosistema organizzativo e il benessere delle persone crea valore, mentre le competenze trasversali come comunicazione, pensiero critico, creatività e collaborazione sono essenziali per affrontare le sfide future"
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Giacomo Piantoni

HR Director

1) Hai iniziato la tua carriera in ambito finance, ricoprendo diversi ruoli in Italia e all’estero. Cosa ti ha spinto a passare dalle funzioni finanziarie al mondo HR?

Finance è stata la mia passione per i miei primi 20 anni in azienda dove, lavorando in Italia e in Francia, sono progressivamente cresciuto fino a diventare il CFO del Gruppo Sanpellegrino, una realtà di 1 mln€ di fatturato. Essendo una persona molto curiosa, dopo 7 anni in questa posizione, ero alla ricerca di nuove sfide che, tuttavia, non potevano che essere all’estero.

Visto che, per motivi famigliari, non ero mobile, Nestlé mi ha proposto di cambiare funzione e di portare la mia esperienza manageriale in HR. Dopo un primo momento di sorpresa, ho accettato con entusiasmo il nuovo ruolo. La relazione umana in azienda è sempre stato l’elemento che più mi ha arricchito e pensare di poter dare il mio contributo nel migliorare la qualità della vita e le opportunità di crescita e sviluppo di molte persone mi ha dato una grandissima motivazione. Ad anni di distanza sono veramente grato dell’esperienza che sto facendo.

 

2) Oggi ti occupi della crescita professionale di circa 4500 persone in Nestlé Italia. Qual è la tua visione del ruolo dell’HR in un’azienda così grande?

L’HR ha un ruolo strategico. In questo periodo di trasformazioni epocali, rapide e imprevedibili, le Risorse Umane hanno una doppia missione.

Da un lato devono fare evolvere l’ecosistema organizzativo (ambiente di lavoro, cultura, leadership, competenze, organizzazione in senso stretto etc) in maniera tale che l’azienda sia strutturalmente capace di adattarsi continuamente ai sempre nuovi e mutevoli scenari competitivi.

Dall’altro devono assicurarsi che ci sia una cura estrema per il benessere delle proprie persone in senso allargato (fisico, mentale, economico, spirituale, relazionale etc). Competitività di business e benessere delle persone sono elementi fortemente interrelati. Sono due facce della stessa medaglia in un’azienda che vuole creare valore a 360 gradi nel contesto sociale in cui opera.

 

3) Guardando ai giovani talenti di oggi, quali sono le competenze che ritieni indispensabili per costruire una carriera di successo?

Le competenze tecniche di base (oltre a quelle digitali e relative agli analytics) rimangono importanti, ma diventeranno sempre più rapidamente obsolete. Visto poi che le carriere dureranno circa 50 anni, si cambieranno molti più ruoli e si impareranno sempre più cose. Aggiornamento continuo, capacità di adattamento e flessibilità nel fare evolvere velocemente le proprie skills saranno sempre più un must.

Le cosi’ dette soft skills poi acquisiranno, se possibile, ancora più importanza. Le classiche 4C (Comunicazione, Critical Thinking, Creatività e Collaborazione) saranno fondamentali nell’interazione con classici “colleghi” e le new entry co-bots e AI. 

 

4) Quali consigli daresti ai giovani che vogliono entrare in una grande multinazionale come Nestlé? Quali qualità e competenze dovrebbero sviluppare per distinguersi?

Consiglierei di vivere con entusiasmo, passione e curiosità  l’esperienza in azienda: puo’ essere una grande fonte di accrescimento umano prima ancora che professionale.

Suggerirei di mettersi all’ascolto per capire l’ambiente e la cultura aziendale, ma anche di mantenere la propria autenticità e portare avanti le proprie nuove idee. Vedere diverse aree funzionali, partecipare a progetti, challengizzare lo status quo e proporre iniziative di miglioramento sono tutte attività fondamentali per sviluppare esperienza pratica da abbinare alle competenze più teoriche.

Penso poi che un giovane debba sfruttare i primi anni di carriera per capire meglio se stesso, cosa ama fare e cosa lo “accende”. In un’azienda come Nestlé è sempre possibile eventualmente riorientare il proprio percorso per fare un lavoro che rende felici.

 

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Intervista a cura del Team di Joinrs