Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Girolama a condividerci il suo percorso e consigli!
Il modo in cui sono arrivata ad essere una recruiter è stato particolare. Dopo la Laurea in Finance and Development alla Sapienza sono andata a lavorare come Junior Project Manager a l’ULCO, l’università di Dunkerque
È stata un'esperienza davvero importante sia a livello lavorativo, poiché ho potuto sia imparare cose nuove che mettere a frutto parte di quello che ho studiato, sia a livello personale, vivendo all’estero ad adattandomi ad un nuovo ambiente
Devo dire che sono stata davvero fortunata visto che ho avuto delle colleghe meravigliose dalle quali ho appreso molto, anche perché apprendere un linguaggio tecnico in francese non è stato sempre facile
Un evento spartiacque e stato il Covid e mi sono ritrovata da sola per mesi. Da li ho realizzato che per quanto mi piacesse il lavoro la città non faceva per me
Poi è entrato in gioco il caso
Avevo visto una posizione aperta in GFA Consulting Group come Project Manager ed avevo inviato la mia candidatura ma dopo settimane non avevo ricevuto risposta
Ho quindi scritto alla responsabile delle Risorse Umane che mi ha informato che il posto era già stato assegnato ma che c’era una vacancy come recruiter...e dopo qualche mese eccomi arrivare ad Amburgo con le mie valigie
Quindi mai avere paura di cambiare strada lavorativamente parlando e soprattutto mai avere paura d’inviare mail
Sia la mia Triennale che la Specialistica sono in Scienze Politiche quindi ho sempre avuto chiaro in mente che avrei lavorato all'estero e quindi ho cercato di fare delle esperienze in diversi paesi europei. Subito dopo la Triennale ho Svolto il Servizio Volontario Europeo in un centro per l’infanzia in un paesino nel sud della Francia per un anno.
È stata la mia prima volta all’estero per così tanto tempo e mi ha fatto diventare una persona più forte e matura, ed ha aggiunto una lingua straniera in più sul curriculum.
Tornata in Italia ho deciso d’intraprendere la Magistrale in inglese alla Sapienza ed ho intrapresero alla sua fine uno job shadowing in un centro giovanile in Lettonia. Io ed altre quattro persone siamo stati lì solo 21 giorni ma abbiamo avuto la possibilità di visitare luoghi con dei paesaggi meravigliosi e di scrivere un progetto Erasmus+.
Ed eccomi qui quasi dieci anni dopo in Germania a fare un lavoro totalmente diverso e in un paese di cui non padroneggio la lingua, quindi la vita di tutti i giorni non è sempre facile.
Posso sicuramente affermare che le esperienze all’estero mi hanno reso più coraggiose e sicura di cavarmele in diverse situazioni, inoltre mi ha sicuramente aiutato a padroneggiare più lingue straniere e questo e una marcia in più nel mio attuale lavoro visto che GFA Consulting Group opera in circa 200 paesi
Sicuramente il fattore tempo è fondamentale. GFA Consulting Group lavora nella consulenza per la cooperazione internazionale ed ha come clienti tra gli altri l’Unione Europea e la Banca Mondiale.
Quello che succede è che i clienti vogliono implementare dei progetti e per fare ciò necessitano di diversi profili professionale ed a questo punto entro in gioco io, visto che il mio ruolo é trovare il professionista perfetto nel minor tempo possibile.
Come potete immaginare la concorrenza è spietata e non esistono molti esperti che rispondono perfettamente al profilo ricercato. Bisogna quindi leggere il progetto ed i profili, individuare le parole chiave e da qui più persone che possono corrispondere ed inviare moltissime mail.
Ovviamente, noi recruiter siamo il primo contatto che gli esperti hanno con GFA ed abbiamo il compito di presentare al meglio l’azienda, di fare una prima scrematura prima di condividere i profili più promettenti con il Project Manager e di partecipare ad un’intervista conoscitiva.
Inoltre è nostro l’arduo compito di informare gli esperti che non sono stati scelti e spiegarne le motivazioni in modo diplomatico.
Io mi occupo del Dipartimento agricoltura e risorse naturali ma ci occupiamo di tantissimi altri settori, dall’educazione alla salute.
Lavoro per GFA da quasi tre anni ed il lavoro e sempre diverso e stimolate ed è interessante vedere come i recruiter più esperti abbiamo un loro network e siano capaci d’individuare subito le persone più adatte... spero di arrivare a questo punto.
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel mondo delle Risorse Umane è importante.
Adesso é possibile chiedere a diversi strumenti di formulare una mail, suggerire parole chiave e trovare profili interessanti.
Devo ammettere che all’inizio si percepiva la paura che l'Intelligenza Artificiale potesse “rubare il lavoro” e credo che questo sentimento accomuni molte professioni in diversi settori.
Subito dopo però si è capito che invece si tratta di un'opportunità per riorganizzare ed ampliare il nostro lavoro e che come al solito bisogna assecondare il cambiamento e non combatterlo.
Proprio per questo motivo il nostro dipartimento si é fornito di un account ChatGPT Premium con degli altri strumenti molto utili per il nostro lavoro.
In questo momento stiamo anche esplorando la possibilità di automatizzare i compiti più tediosi.
Mi sembra ovvio che lavorare con l’Intelligenza Artificiale sarà la prassi per molti di noi e che dovremmo cambiare il modo in cui lavoriamo ma, per adesso, niente può rimpiazzare la sensibilità e la conoscenza del contesto che un recruiter possiede quindi sono convinta che professionisti ed AI lavoreranno fianco a fianco ancora per un po’.
Intervista a cura del Team di Joinrs