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Joinrs con Jessica, Regional HR Manager - West Europe in Kerakoll

Sticker_EmozionataChi è Joinrs?  

Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.

Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

  Raccontando il mondo HR  Sticker_Determinata

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali. Oggi è Jessica a condividerci il suo percorso e consigli!

 

"L'esperienza internazionale e la capacità di adattarsi a nuovi contesti, uniti a una mentalità aperta agli errori e al cambiamento, sono fondamentali per crescere personalmente e professionalmente. Le competenze tecniche si costruiscono, ma la flessibilità, la curiosità e l'ascolto attivo sono ciò che veramente fanno la differenza in ogni ambito lavorativo"

Jessica Battaglia

Regional HR Manager - West Europe

1) Hai partecipato a un programma di scambio negli Stati Uniti. In che modo questa esperienza internazionale ha arricchito la tua visione del mondo del lavoro?

Il programma di Exchange Program tra l’Università di Padova e l’Università di California è stato parte del mio ultimo anno di magistrale in Psicologia. Ho fatto application indicando massimo 3 preferenze di campus universitari. Dal momento che ero interessata a fare una tesi in Psicologia Sociale, sapevo che UCSB – University of California, Santa Barbara – avrebbe rappresentato l’opportunità migliore per avviare un progetto di questo tipo. Ho superato diverse fasi di selezione (tra cui lettera di motivazione, test di inglese) e ho ottenuto il posto desiderato con molta soddisfazione.

Prima di tutto l’esperienza oltre-oceano mi ha permesso di accelerare l’apprendimento dell’inglese che sapevo sarebbe stato fondamentale, sia per accedere alla letteratura scientifica, sia per ampliare il ventaglio delle mie opportunità lavorative in Italia.

Il contesto universitario americano è molto incentrato sulla parte pratica, pertanto, ogni tema psicologico viene affrontato facendo continui riferimenti ad articoli scientifici e ad esperimenti. Il percorso che porta a diventare psicologi di professione in California è piuttosto diverso da quello che intraprendiamo in Italia. L’anno all’estero mi è servito quindi più dal punto di vista personale che professionale (al di là della conoscenza dell’inglese), perché mi ha aiutato a migliorare la mia capacità di adattamento, di gestione di situazioni critiche, mai sperimentate prima e di lettura di contesti piuttosto diversi da quelli a cui ero abituata in Italia.

 

2) Quali competenze chiave hai acquisito durante il tuo corso post-laurea in People Management che ritieni siano fondamentali nel tuo attuale ruolo?

Durante il corso post-laurea organizzato dall’Università Ca’ Foscari ho acquisito i fondamenti delle Risorse Umane. Il corso ha coperto tutti i temi chiave, dalla selezione, formazione, amministrazione, fino alla gestione e sviluppo, fornendomi le basi teoriche che mi sono mancate nel percorso universitario in Psicologia Clinico-Dinamica. Il corso mi ha consentito di avere un’infarinatura generale del mondo HR e di conoscere anche la struttura organizzativa di un’azienda del territorio al fine di avviare un project work.

Durante il progetto ho avuto l’opportunità di sperimentare dinamiche di collaborazione con i colleghi del corso e con l’azienda partner nel progetto. Il project work è stata un’esperienza utile per approcciarsi ad un processo aziendale nuovo – quello del performance management – e per valutare le domande chiave da porre all’azienda al fine di raccogliere quante più informazioni utili allo svolgimento del progetto, in modo che la proposta del team rispondesse quanto più possibile ai bisogni aziendali. 

 

3) Quali sono le competenze trasversali più importanti che i giovani dovrebbero possedere per avere successo in qualsiasi settore?

Tra le competenze più importanti ritengo che vi siano:

  • Flessibilità: essere disposti a considerare prospettive diverse ad una situazione/problema, anche ricercandole attivamente chiedendo il punto di vista altrui; essere aperti ad esperienze lavorative di varia complessità; ragionare senza seguire schemi rigidi e inflessibili.
  • Accettare la possibilità di sbagliare perché gli errori possono rappresentare un’occasione importante per imparare. Sicuramente far parte di un’organizzazione aperta agli errori, senza un approccio giudicante, è un grande vantaggio.
  • Essere curiosi e aperti a fare domande ai colleghi e ai responsabili aziendali per imparare quanto più possibile dell’azienda, dei processi e delle persone che ne fanno parte.
  • Imparare a dedicarsi completamente all’ascolto dell’altro mettendo da parte la propria voce interiore (per rendere efficace il punto sopra 😊).
  • Apertura al cambiamento: accogliere i cambiamenti in modo costruttivo, preparandosi, ove possibile, ad affrontarli nel migliore dei modi e con le giuste risorse a disposizione.
  • Imparare o migliorare nel riconoscere i propri stati motivi e quelli altrui: fondamentale per orientarci costruttivamente nella relazione con se stessi e con gli altri. Ogni settore è fatto di persone e la qualità della relazione che si instaura è l’elemento chiave che rende possibile qualsiasi forma di collaborazione.

 

4) Qual è il tuo approccio nella collaborazione con i leader aziendali per garantire una gestione efficace delle risorse umane?

Da quando sono in Kerakoll utilizzo la parola persone al posto di risorse umane o dipendenti perché i leader dell’azienda mi hanno fatto comprendere che, sicuramente è certo che ogni individuo abbia le proprie risorse, ma prima di tutto ci interfacciamo con persone, nella loro interezza (pensieri, emozioni e rispettivi bagagli emotivi ed esperienziali).

Mantenermi allineata in modo costante con i leader, saper porre domande mirate e ascoltare in modo attento sono elementi principali del mio approccio. Inoltre, anche la capacità di saper ridere insieme ai colleghi e di utilizzare l’umorismo, in modo rispettoso e in giusta quantità, è un’altra componente del mio approccio.

 

 

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Intervista a cura del Team di Joinrs