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Joinrs con Agostino, VP Operations International in Fortna

Sticker_Emozionata-1  Chi è Joinrs?  

Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.

Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

  Raccontando il mondo HR  Sticker_Determinata

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Agostino a condividerci il suo percorso e consigli!

"Le persone fanno la differenza: dare senso al loro ruolo e guidarle nel cambiamento sarà la chiave del successo nelle operations di domani"
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Agostino Pasquin

VP Operations International

1) Durante il tuo percorso di studi, cosa ti ha spinto a scegliere un Executive Master in Supply Chain Management?

In realtà la mia scelta è avvenuta quando il mio percorso professionale era già avviato da un po’. Infatti all’epoca lavoravo per una grossa azienda europea in ambito trasporto espresso dove ovviamente il focus era specificatamente su quel segmento di business. La scelta del master era per me motivata dalla volontà di sviluppare le mie competenze su un ambito più vasto che includesse l’intero set di processi legati alla Supply Chain. In un certo senso il driver principale è stato lo sviluppo delle mie competenze all’interno di un ambito di cui facevo parte professionalmente ma di cui, fino a quel momento, vedevo solo qualche tassello.

 
2) Oggi sei VP Operations International: quanto conta l’aspetto umano nella gestione del team in un ruolo come il tuo?

Il mio pensiero è che la differenza a livello di business la fanno le persone. Ho lavorato sia in ambito servizi sia in ambito prodotti e ho sempre potuto constatare che quello è l’ingrediente più importante. Più nello specifico nel mio ruolo odierno, il mio focus principale è facilitare le connessioni e la collaborazione tra le persone e i team che siedono in luoghi distanti e diversi tra loro. Infatti il team che seguo è distribuito in 7 nazioni differenti su 3 continenti e questo porta con sé una sfida importante quando si tratta di lavorare su progetti condivisi, ma il valore che tutto questo può sprigionare è davvero impressionante e gratificante. Oggi si fa un gran parlare di AI e di come questo trend tecnologico stia per rivoluzionare il mondo per come lo conosciamo oggi. Concordo sul fatto che avrà sicuramente un impatto nel modo in cui automatizziamo e ottimizziamo i processi massimizzando i risultati e minimizzando le risorse e in certi business sarà sicuramente dirompente. Al contempo, a mio modo di vedere, questa evoluzione evidenzierà ancor di più l’importanza del fattore umano nell’equazione. Mi piace dire che l’EI (Emotional Intelligence) sarà il vero fattore alla chiave del successo.

 

3) Dal tuo punto di vista, cosa rende davvero attrattiva un’azienda agli occhi di un giovane professionista?

Voglio essere onesto nel dire che non sono in grado di rispondere in maniera netta a questa domanda. Le sfumature individuali sono fondamentali e una risposta semplice non le può includere tutte. Al contempo, posso dirti quello che ogni giorno cerco di fare per rendere attrattiva l’azienda per cui lavoro agli occhi di un giovane professionista.

La mia attenzione è tipicamente legata a quale sia il ruolo del professionista nel grande schema delle cose. Credo infatti che tutti abbiano bisogno di trovare il senso nelle cose che fanno ogni giorno e cerco di raccontare quale sia il senso di quel professionista all’interno del percorso aziendale. In altre parole credo che l’attrattività di un’azienda dipenda dalla capacità di dare alle persone lo spazio di trovare il loro senso all’interno di ciò che fanno nel contribuire alla strategia e al percorso aziendale. Questo tenendo ben presente che la valutazione è assolutamente individuale e ciò che è molto attrattivo per taluni non è detto che lo sia per altri, ma tutti hanno la necessità di capire quale sia il loro valore all’interno dello schema generale.

In passato tendevo a focalizzarmi di più su cosa fa l’azienda, i risultati, i progetti, gli asset, ecc.. Oggi sono più dell’opinione che questo sia un accessorio irrilevante se il professionista che ho di fronte non capisce quale sarà il senso del suo ruolo all’interno di quel grande schema. Mi viene in mente un ragazzo del team Operations che qualche tempo fa mi ha detto: “Ho visto la presentazione di fine anno, è interessante vedere quelle slide in cui si parla di ‘billions’ ma non ho capito quale sia il mio ruolo in tutto questo!”. Ecco questo semplice e diretto feedback credo rappresenti bene quello che intendo dire.

 

4) Se guardi al futuro della tua funzione, quali competenze pensi diventeranno imprescindibili per chi vuole lavorare nelle operations e nella supply chain?

Guardando avanti penso che due siano le competenze imprescindibili.

La prima la chiamerei “Stakeholder Management” e riguarda la gestione dei team e delle persone nel senso più ampio del termine. In linea con quanto detto prima, le persone sono il cuore di ogni business e i team saranno sempre più complessi nella loro composizione, distribuiti in varie zone del mondo, diversi culturalmente, ecc. Gestire questa complessità valorizzando le persone e raggiungendo al contempo gli obiettivi di business sarà una sfida cruciale per ruoli di leadership di qualsiasi tipo.

L’altra competenza la titolerei “Change Management”. La velocità e l’imprevedibilità a cui le aziende sono oggi soggette non hanno precedenti e non vedo all’orizzonte un’inversione di tendenza. Questo porta e porterà quindi le aziende ad affrontare cambiamenti sempre più dirompenti e sempre più frequenti e rapidi. Tutto questo metterà a dura prova la natura umana e la sua tendenza alla conservazione e di riflesso costituirà una grande sfida a livello aziendale. Tutti sappiamo come i cambiamenti, anche quando apparentemente positivi, portino instabilità e difficoltà spesso incomprensibili e sottostimate nelle dinamiche organizzative. E’ sempre più chiaro quanto queste iniziative siano e saranno una costante delle organizzazioni e quanto importante sarà investire attivamente nella loro gestione per minimizzare i rischi e aumentare il grado di successo.

 

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Intervista a cura del Team di Joinrs