Joinrs con Emanuele, Talent Acquisition Manager in Allegis Global Solutions
Chi è Joinrs?
Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Raccontando il mondo HR
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Emanuele a condividerci il suo percorso e consigli!
"La passione per il tuo lavoro accende la curiosità, e la curiosità ti spinge a crescere: essere HR significa ascoltare, imparare e creare connessioni per far prosperare individui e organizzazioni insieme"
Emanuele Verga
Talent acquisition Manager
1) Hai completato diversi master focalizzati sulle risorse umane e il recruiting digitale. Quanto ritieni sia importante la formazione continua per chi lavora in ambito HR?
La formazione continua è fondamentale! Faccio però una breve (promesso!) premessa: i frutti della formazione li raccogli quando sono la conseguenza della passione per il tuo lavoro. La passione ti permette di avere la curiosità di chiederti cosa potrebbe esserci di ulteriormente interessante al di fuori della tua attività quotidiana. Così ti guardi intorno, fai domande e cerchi un modo per saperne di più e dare valore aggiunto al tuo lavoro.
Il mercato del lavoro è in perenne evoluzione e per ogni HR ci sono sempre scenari nuovi da affrontare e competenze da sviluppare. Attualmente la tematica più discussa è l’AI, ma dall’inizio del mio percorso professionale ci sono stati molti altri cambiamenti importanti che hanno coinvolto la funzione HR. Per citarne alcuni: la D&I, da HR amministrativo ad HRBP, il lavoro ibrido/remoto, i nuovi strumenti digitali per il recruiting, etc. Per stare al passo con le nuove tematiche è necessario tenersi informati e studiare. Certo, uno dei migliori modi per imparare è fare ma non sempre nel proprio ruolo si riescono a toccare tutti i temi. Nelle aziende più strutturate i team HR sono suddivisi per specialità con aree di competenza definite, mentre nelle realtà più piccole è presente spesso l’HR Generalist che agisce trasversalmente su diversi ambiti senza avere magari l’opportunità di focalizzarsi specificatamente su uno. Per questo è importante continuare a formarsi: impari nuove nozioni, raccogli spunti sui temi di interesse e ti arricchisci grazie agli incontri con altri HR durante i percorsi formativi.
1) Si parla molto di Employer Branding. Quanto è importante per attrarre e trattenere i talenti? Puoi raccontarci un esempio di strategia secondo te efficace?
Non c’è dubbio che tra azienda e candidato la scelta sia vicendevole e non più unidirezionale. Soprattutto i profili più tecnici ricevono spesso differenti proposte lavorative tra cui scegliere. Il fenomeno riguarda sia persone già in azienda che esterne. Per questo motivo diventa fondamentale l’attività di Employer Branding non solo rivolto al mercato ma anche in ottica di retention a chi fa già parte dell’organizzazione. Promuovere la cultura aziendale, le opportunità di crescita e gli strumenti di reward (anche non economici) sono azioni indispensabili per ogni realtà che voglia rimanere competitiva.
Vi porto come esempio quando gestivo il reclutamento in una realtà avente come target di riferimento profili tecnici, ricordo la collaborazione di successo che instaurammo con gli Istituti Tecnici di alcune città per noi strategiche. Grazie a questo progetto ottenemmo un duplice risultato positivo: supportare gli studenti nella scelta post diploma offrendo spunti dal mercato del lavoro e fargli conoscere l’azienda e le opportunità che offriva a chi decideva di iniziare un percorso professionale. Fu una collaborazione win-win che, per l’ottimo ritorno che ebbe, riproponemmo anche successivamente.
3) Hai descritto le persone come il pilastro fondamentale di ogni azienda. Come riesci a far emergere il valore unico di ogni collaboratore nel tuo lavoro quotidiano?
Mi piace pensare che siamo tutti sulla stessa strada ma abbiamo sulle spalle uno zaino dal contenuto unico. Con il mio team e i miei interlocutori parto da questo presupposto per capire in che modo si possa collaborare per raggiungere l’obiettivo comune. Le aziende sono gruppi di individualità ma se le persone che le costituiscono non remano nella stessa direzione il gruppo cede, non ha futuro. Il compito di ogni HR è capire in che modo le singole persone (con il loro zaino personale) possono rendere al meglio per il prosperare della collettività in cui sono inserite. Questo è possibile solo tramite il costante ascolto, l’accompagnamento (non baby-sitting ma partnership) e il “mettersi nelle scarpe dell’altro” che è la famosa empatia di cui tanto sentiamo parlare. Non è facile perché le sfide sono tante e ogni persona è un mondo a sé ma è anche questo il bello dell’essere HR!
1) Che consiglio daresti a chi si affaccia ora al mondo HR e vorrebbe crescere nel campo della Talent Acquisition?
Scommettere su sé stessi investendo nella formazione ed essere curiosi in tutto quello che si fa! Senza avere paura di fare domande, sbagliare e cercando sempre di migliorare, è l’approccio al lavoro che fa la differenza!
Intervista a cura del Team di Joinrs