Joinrs con Giulia, HR Recruiting Specialist in Fercam
Chi è Joinrs?
Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Raccontando il mondo HR 
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Giulia a condividerci il suo percorso e consigli!
L'intelligenza artificiale può supportare il lavoro HR, ma non sostituirà mai l'intelligenza emotiva indispensabile per comprendere e valorizzare le persone

Giulia Santoro
HR Recruiting Specialist
1) Il tuo percorso accademico si è sviluppato fra lingue e il management internazionale, come sei arrivata poi a sviluppare il tuo interesse per le risorse umane?
Sono sempre stata incuriosita dalle grandi realtà aziendali, affascinata da come dall’idea di un singolo individuo possa nascere una macchina complessa e strutturata. Dopo la triennale in Lingue, ero sicura di volermi orientare verso un’attività impiegatizia e per questo ho deciso di iscrivermi a Management Internazionale: il giusto connubio tra la passione per le lingue e l’economia.
Qui ho avuto modo di seguire un corso di Gestione delle Risorse Umane ed è scattata la scintilla: volendo quindi mettermi alla prova, sono entrata nella divisione HR di una associazione studentesca dell’Università Cattolica.
Seppur ancora lontana da quelli che sono i processi lavorativi, qui ho avuto modo di toccare con mano per la prima volta l’ambito attraverso colloqui di selezione, organizzazione attività e gestione delle risorse.
Volendo cogliere tutte le opportunità possibili per capire se effettivamente fosse il mio settore, durante gli studi ho fatto uno stage presso uno studio legale internazionale a Milano, che poi si è trasformato nel mio lavoro e da lì io e il mondo HR non ci siamo più lasciati.
2) Nel tuo ruolo attuale in FERCAM, quali sono le principali sfide che affronti nel recruiting?
Il mercato del lavoro attuale è sicuramente molto competitivo: c’è una grande offerta di lavoro e le giovani generazioni cercano sempre più spesso un ambiente di lavoro che sia in linea con i loro valori, come la sostenibilità, l’inclusività e una buona work-life balance.
Come azienda siamo molto attenti a queste tematiche e a comprendere le necessità e i bisogni di un mercato del lavoro in rapido sviluppo, infatti stiamo lavorando per rafforzare ancora di più la nostra immagine.
Per alcuni ruoli, alle volte si verifica una carenza di competenze specifiche: pensando a ruoli molto tecnici o altamente specializzati (ad esempio, ruoli IT) sono pochi i candidati che hanno un pacchetto di competenze specifiche. In FERCAM, per cercare di colmare eventuali gap, abbiamo un catalogo formativo strutturato, per potenziare sia soft skills che hard skills, a cui possono accedere tutti i dipendenti.
3) L’intelligenza artificiale sta entrando sempre più nel mondo HR. Come vedi il suo impatto sulla selezione e gestione dei talenti?
L’intelligenza artificiale è sicuramente uno strumento molto utile, e con il tempo sarà sempre più integrata nei processi aziendali. Bisogna tenere a mente però che è appunto uno strumento a supporto dell’azienda: in un lavoro delicato come quello della selezione e gestione dei talenti può esserci di aiuto ma non andrà mai a sostituire l’intelligenza emotiva indispensabile per questo ruolo.
C’è sicuramente tanta curiosità nel vedere come si integrerà nei processi aziendali, ma penso che per l’attività HR il suo impatto sarà limitato, appunto per la natura umana del nostro lavoro.
4) Guardando al tuo percorso, c’è un consiglio che daresti a chi vuole lavorare nella talent acquisition?
Per lavorare in ambito HR sono sicuramente fondamentali alcune caratteristiche comportamentali, come l’ascolto e l’empatia. Osservando le persone sul luogo di lavoro e ascoltandole, anche durante una pausa caffè, si possono raccogliere tante informazioni utili che ci possono dare una mano nel supportare i dipendenti durante il loro percorso di vita lavorativo.
È importante cercare di mettersi nelle scarpe altrui per comprendere bisogni ed esigenze, rappresentando un punto di contatto tra i dipendenti e la dirigenza aziendale. Queste competenze, benché possano essere innate, devono essere sempre tenute in allenamento costante, per questo consiglio a chi vuole lanciarsi sul mondo HR di cercare di fare quanta più pratica possibile: partecipare a corsi universitari o di formazione, entrare in associazioni studentesche che permettano di toccare l’ambito, come è stato nel mio caso, o fare stage durante il periodo accademico.
In FERCAM crediamo molto nel potenziale dei giovani e lo stage è sicuramente uno strumento di formazione molto utile tramite cui approcciarsi al mondo del lavoro, con l’obiettivo di trasformarlo in un rapporto a lungo termine.
Intervista a cura del Team di Joinrs