Joinrs con Martina, HR Talent Acquisition & Business Partner in Sacchi
Chi è Joinrs?
Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Raccontando il mondo HR 
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Martina a condividerci il suo percorso e consigli!
"Lavorare in HR significa ascoltare le storie, leggere tra le righe e trasformare il cambiamento in opportunità di crescita e inclusione"

Martina Ciocia
HR Talent Acquisition & Business Partner
1) Hai conseguito una laurea triennale in Scienze Umanistiche con focus su lingue straniere e un master in HR Management & Digital Skills. In che modo il tuo background accademico in lingue straniere ha influito sulla tua carriera in HR?
Aver intrapreso un percorso accademico in lingue straniere mi ha consentito di creare un ponte verso la comprensione di molteplici contesti culturali e sociali. Inoltre, mi ha permesso di cogliere le sfumature del linguaggio (verbale e non verbale) adattando il mio modo di relazionarmi per risultare il più efficace possibile con chiunque.
Lavorare in HR significa confrontarsi costantemente con le persone, ciascuna con il proprio vissuto e con il proprio modo di esprimersi. Questo aspetto diventa fondamentale quando ci si occupa di Risorse Umane, poiché le persone non sono solo competenze e capacità, ma sono un insieme di storie ed emozioni. Penso che il punto di contatto tra il mio percorso formativo e il ruolo di HR sia la centralità della persona.
2) Quali competenze ritieni siano fondamentali per ricoprire il ruolo di HRBP? Come si combinano con quelle necessarie per il recruiting?
Per ricoprire il ruolo di HRBP penso siano fondamentali l’empatia, la leadership e la visione strategica per entrare in contatto con le persone, ispirarle, individuare eventuali aree di sviluppo e prevenire necessità definendo un piano d’azione. Allo stesso modo, queste qualità sono essenziali anche nel recruiting: l’empatia serve per creare un clima di fiducia e raccogliere informazioni utili, la leadership per guidare il processo, mentre la visione strategica consente di andare oltre l’esigenza immediata, individuando persone in grado di rispondere ai bisogni futuri dell’azienda.
3) Quali sono i principali trend che stai osservando nel campo della talent acquisition?
Il mondo del lavoro è cambiato e anche il modo con cui le persone cercano un impiego e affrontano i colloqui. Oggi non sono solo le aziende a fare delle scelte: le imprese devono scegliere e farsi scegliere a loro volta. In un mercato sempre più competitivo, l’Employer
Branding è diventato fondamentale. Le persone tendono a preferire le aziende che trasmettono solidità, valore e prestigio. Per questo motivo, le imprese devono essere in grado di sapersi raccontare.
Per risultare interessanti oggi bisogna offrire strumenti di lavoro adeguati, un sistema di welfare, processi chiari per la revisione degli stipendi e un ambiente di lavoro sano, dove ci si sente ascoltati e valorizzati.
Non basta cercare i talenti migliori, bisogna anche attrarli presentandosi nel modo giusto e andando incontro alle richieste del mercato.
4) Come affronti le sfide legate al recruiting in un mercato del lavoro così competitivo e in continua evoluzione?
Nell’ambito della distribuzione del materiale elettrico, una delle sfide più significative riguarda l’inserimento delle donne all’interno della propria realtà.
Storicamente, i ruoli tecnici sono stati ricoperti prevalentemente da uomini e il mercato presenta ancora oggi una forte connotazione maschile. Sacchi ha l’obiettivo di diminuire il gender gap in azienda. Siamo consapevoli del fatto che i percorsi scolastici collegati al nostro settore sono frequentati maggiormente da studenti e per questo motivo è stato sviluppato un programma di formazione interna rivolto anche a coloro che non possiedono un background tecnico. Questo percorso consente di acquisire le competenze necessarie per operare efficacemente nel nostro settore.
Così come l’offerta evolve, anche la domanda deve adattarsi, rivedendo requisiti e richieste. In questo modo, il cambiamento non viene subìto dall’azienda, ma accolto e trasformato in opportunità di crescita, inclusione e innovazione.
Intervista a cura del Team di Joinrs