Human Resources

Joinrs con Linda, Education Marketing Manager di GE HealthCare

Scritto da Il team di Joinrs | 27/9/2024

Chi è Joinrs?  

Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.

Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

  Una conversazione con Joinrs

In Joinrs non ci limitiamo a far incontrare i candidati con le migliori opportunità di lavoro. Oltre a facilitare le connessioni, conduciamo interviste approfondite con professionisti provenienti da diversi contesti e settori. Attraverso queste conversazioni, forniamo preziose intuizioni e prospettive ai nostri utenti, arricchendo la loro conoscenza ed esperienza sulla nostra piattaforma. Unitevi a noi nell'esplorare la profondità e l'ampiezza delle competenze in vari settori per migliorare il vostro percorso di carriera.

 

 

1) Guardando indietro alla tua formazione universitaria, ci sono insegnamenti o esperienze pratiche che ti hanno particolarmente preparato a gestire progetti complessi come quelli che segui oggi?

La mia formazione universitaria mi ha dato delle basi fondamentali ma queste sono state completate da altre esperienze esterne che credo siano state determinanti.

Durante la specialistica, per esempio, ho iniziato a lavorare, un’esperienza che mi ha aiutato molto a gestire il tempo e a rimanere focalizzata. Passare dallo studio al lavoro richiedeva un grande sforzo organizzativo, ma mi ha reso più efficiente.

Un’altra esperienza che mi ha aiutata e che secondo me può esser molto formativa per tutti gli studenti universitari, sono le presentazioni di progetto. Di solito durante questo tipo di presentazioni si è agitati perché è una delle prime volte che si parla di fronte ad un pubblico, ma sono certa che mi hanno preparato ad affrontare situazioni di stress in contesti professionali con audience importanti.

Come terza esperienza, forse la più importante, vorrei menzionare l’esperienza Erasmus. La considero un’esperienza altamente formativa per chiunque perché permette di uscire dalla zona di comfort e affrontare nuove sfide; a me ha dato un assaggio di cosa significhi lavorare in un ambiente multiculturale, un aspetto che ora è parte integrante del mio lavoro.

 

2) Lavorare a livello EMEA comporta gestire culture e mercati diversi. Come ti approcci a questa diversità nella tua strategia di marketing?

Il confronto con le diverse culture può essere analizzato a due livelli differenti: interno all’azienda ed esterno.

Dal punto di vista esterno, quindi verso i nostri clienti, la comunicazione si attiene molto al prodotto e alle soluzioni tecnologiche che di per sé hanno un linguaggio comune, cross country e cross culture. Anche le esigenze cliniche sono le stesse, soprattutto per me che mi occupo di educazione e formazione per poter utilizzare le attrezzature al meglio.

All’interno del contesto multiculturale dell’azienda direi invece che il concetto chiave è il rispetto.

I diversi fusi orari, festività e abitudini lavorative richiedono un grande adattamento. Lavorando con team in India, ad esempio, è importante rispettare i loro festival e festività, come anche con colleghi nel Medio Oriente durante il Ramadan. Bisogna essere aperti e flessibili, accettando che non tutti lavorano con gli stessi ritmi e tempi.

 

3) Quali qualità personali ritieni essenziali per chi vuole intraprendere una carriera nel marketing sia nel settore sanitario che in generale?

Sicuramente, chi lavora nel marketing deve essere flessibile e aperto all’apprendimento continuo. Il marketing è in costante evoluzione. Ad esempio, quando io ho iniziato a lavorare per GE il marketing digitale non si applicava al settore healthcare, quindi con il tempo abbiamo dovuto imparare tutto sul campo.

Un altro elemento importante è essere appassionati di comunicazione e saper esprimersi bene, non solo nella propria lingua ma anche in inglese. Viaggiare, se possibile, aggiunge un valore enorme, soprattutto per chi lavora in marketing globale. Infine, considero di notevole importanza, nel campo del marketing, anche la capacità di prendere iniziativa: non limitarsi a eseguire il compito assegnato, ma mettere sempre qualcosa di proprio

 

4) Quali consigli daresti ai giovani per far fronte alle sfide nel mercato del lavoro in continua evoluzione?

Noi siamo in parte la nostra formazione scolastica universitaria e in larghissima parte la somma delle nostre esperienze. Il professionista che saremo è fatto da quello che abbiamo vissuto, quindi il mio consiglio è di essere aperti a ogni tipo di esperienza, anche se all'apparenza non sembra strettamente collegata ai propri obiettivi. Ogni esperienza ci arricchisce e ci prepara a essere professionisti più completi. Non bisogna avere fretta di arrivare subito alla posizione desiderata o all'azienda dei propri sogni. Anche fare lavori che sembrano meno qualificanti può essere una grande scuola. L’importante è crescere come persone, oltre che come professionisti. E soprattutto, non perdere mai la pazienza: il mercato del lavoro non è lineare e bisogna saper cogliere le opportunità quando si presentano.

 

 

Intervista a cura del Team di Joinrs