Human Resources

Joinrs con Luisa, Digital HR specialist in SACMI

Scritto da Il team di Joinrs | 27/11/2024

 Chi è Joinrs?  

Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.

Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

  Raccontando il mondo HR  

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali. Oggi è Luisa a condividerci il suo percorso e consigli!

 

 

1) Nel tuo ruolo di Digital HR specialist, quali sono i compiti e le sfide quotidiane che ti trovi ad affrontare?

Come Digital HR Specialist, mi occupo di ottimizzare i processi HR per supportare i colleghi che si occupano dell’amministrazione del personale, dell’Academy, dello sviluppo delle risorse. Il mio ruolo prevede non solo la gestione delle piattaforme esistenti ma anche l’analisi, gli studi di fattibilità, gli user testing e la successiva implementazione di nuove soluzioni digitali che si adattino alle esigenze di un gruppo così grande e complesso.  

Ogni giorno affronto la sfida di comprendere le esigenze operative e per impostare nuovi flussi o migliorare quelli esistenti tramite automazioni e strumenti digitali. Un aspetto cruciale è il change management: ogni nuova tecnologia richiede un adattamento; quindi, parte del mio lavoro consiste nel preparare e supportare le persone nell’adottare nuovi strumenti, superando le resistenze iniziali e rendendo il cambiamento positivo per tutti. Non ultimo, analizzo dati e risultati per individuare aree di miglioramento continuo, mantenendo efficienti i nostri processi interni.

 

2) Come hai integrato le competenze apprese nella tua laurea in Design del Prodotto Industriale con le esigenze del mondo HR?

Le competenze principali che mi porto dalle lauree in Design sono di Project Management e Design Thinking. La prima mi aiuta a gestire progetti complessi con più stakeholder e scadenze, mentre grazie al design thinking posso affrontare i problemi HR con un approccio centrato sull’utente, focalizzandomi sulla ricerca e implementazione di servizi dedicati a migliorare l’esperienza lavorativa dei dipendenti. Inoltre, la mia formazione in Design del Prodotto Industriale mi ha aiutata nel sentirmi preparata all’arrivo in un’azienda metalmeccanica, dove ho potuto comprendere le diverse posizioni e offrire il mio contributo nell’ambito dell’organizzazione HR (soprattutto per riconoscere differenze in posizioni, reparti e organigrammi).

 

3) In che modo la digitalizzazione ha cambiato l'approccio alla gestione delle risorse umane?

La digitalizzazione ha semplificato e ottimizzato molti aspetti della gestione delle risorse umane, riducendo il carico di lavoro amministrativo e lasciando più spazio per attività strategiche. Oggi, grazie agli strumenti digitali, possiamo automatizzare attività ripetitive, analizzare rapidamente i dati e prendere decisioni basate su insight più dettagliati e oggettivi. Questo cambiamento ci consente di rispondere più velocemente ai bisogni dei dipendenti e di offrire una migliore employee experience.
 
 
4) Quali consigli daresti ai giovani per far fronte alle sfide nel mercato del lavoro in continua evoluzione?
In questi tempi caratterizzati da imprevedibilità e velocità chi si differenzia è chi è più adattabile al cambiamento. Penso quindi che, soprattutto per chi vuole fare innovazione, siano indispensabili l’interesse e la possibilità di fare sperimentazione, ma anche voglia di disimparare, mettendo in discussione le competenze già acquisite. Consiglierei quindi di investire in formazione e dedicarsi alla curiosità attiva, senza mai accontentarsi di quanto già trovato e scoperto. 
 
 


Intervista a cura del Team di Joinrs