Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Massimiliano a condividerci il suo percorso e consigli!
La sfida più importante nella Business Transformation è comprendere nelle aziende i punti e gli snodi cruciali del business (quelli che portano valore) e garantire che, dopo il cambiamento, restino solidi e misurabili.
L’adozione di strumenti informatici cambia anche il modo di lavorare delle aziende, quindi i processi, le competenze e i modelli decisionali, affinché tutta l’organizzazione sfrutti la velocità, la tracciabilità e l’accuratezza che gli strumenti digitali offrono.
Per farlo è necessario combinare analisi di processo, change-mangement e tecnologia (cloud e AI ad esempio): solo l’integrazione di questi tre pilastri assicura risultati tangibili e una robusta governance.
La prima risposta che mi verrebbe in mente è che mi ha supportato nel comprendere meglio la complessità tecnica: sapere come funziona l’Intelligenza Artificiale permette di capirne meglio i limiti e gli ambiti più adatti di applicazione.
In realtà, nella mia esperienza, mi ha sempre aiutato a tradurre la complessità in soluzioni comprensibili per il business e ad avere un metodo per dialogare in modo efficace con i clienti. Una preparazione tecnica solida ti permette di saper inquadrare subito il contesto, di anticipare i problemi e questo infonde fiducia e sicurezza nei clienti, un ingrediente fondamentale per il successo del progetto e per nulla scontato.
Bisogna sempre tenere presente che i progetti complessi lo sono in larga parte per aspetti organizzativi e di relazione, oltre che per aspetti tecnici: circoscrivere bene l’ambito di lavoro, capire a fondo le aspettative del cliente, coordinare le diverse parti coinvolte, sono elementi molto importanti da non trascurare.
L’esperienza è un fattore determinante complementare e non sostituibile con la preparazione di base. La preparazione sia universitaria che metodologica ti permette di avere un approccio, un linguaggio comune, di sapere di cosa si parla, ma è nell’esperienza nella pratica che si assorbe la “conoscenza” più importante.
Aver lavorato nel manufacturing in un periodo, gli anni ’90, dove c’era un forte fermento di innovazione (Just-in-time, lean production, Total Quality) mi ha permesso di conoscere moltissimi processi produttivi e contesti di diversi settori industriali sia in Italia, che negli USA e Giappone. Affrontare diversi contesti industriali è come dover ricominciare da capo ogni volta che affronti una nuova realtà, ma nel tempo ti accorgi che stai pian piano capitalizzando conoscenza e consolidando il tuo modo di affrontare i progetti.
L’esperienza della Telco, per di più durante uno start-up, mi ha fatto toccare con mano l’altra faccia della complessità: migliaia di sistemi, transazioni real time, centinaia di processi di business. Anche la complessità dell’organizzazione di una grande azienda, banalmente l’elevato numero di persone con cui ti devi relazionare, le diverse nazionalità e modi di pensare, mi ha dato un boost importante nelle capacità di gestire i progetti.
Il principale consiglio è quello di rimanere appassionato alla tecnologia, coltivando la curiosità tecnica: sperimenta costantemente, da un side-project in Python a un hackathon si Servicenow o AWS, perchè la pratica batte sempre la teoria.
Il secondo è di sviluppare rapidamente le capacità di relazione (soft skill) che sono fondamentali, sia nelle attività più commerciali, che nelle attività tecniche e di realizzazione. Ascolto attivo, storytelling e negoziazione ti permettono di mantenere i progetti legati alle esigenze del cliente e ad un risultato di business misurabile.
Il terzo consiglio è di non trascurare la visibilità del tuo lavoro verso i propri colleghi, le community o verso i clienti finali: questo ti dà modo di raccogliere feedback da utilizzare per migliorarti e permette di promuovere le tue capacità e lanciarti in nuovi progetti.
Intervista a cura del Team di Joinrs