Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali. Oggi è Pierpaolo a condividerci il suo percorso e consigli!
Sicuramente la formazione accademica mi ha dato delle basi solide da cui partire oltre che una forma mentis fondamentale, ma ritengo altresì importante la formazione on the job ricevuta. Gli studi universitari mi hanno permesso di conoscere aspetti cruciali dell’economia e del diritto, acquisendo conoscenze e un modo di approcciare alle cose; così come il Master HR mi ha dato l’opportunità di approfondire tematiche del mondo risorse umane che prima non conoscevo se non parzialmente.
Questo però a mio avviso è solo un punto di partenza, i primi anni di lavoro li ho passati ad “osservare” i miei tutor, i miei responsabili, i miei colleghi cercando di prendere ogni possibile spunto per migliorarmi e con il desiderio di apprendere sempre di più. Ho avuto poi la fortuna di iniziare le prime esperienze in contesti internazionali che mi hanno permesso di acquisire velocemente processi e un modo di relazionarmi all’interno di organizzazione complesse.
Il mondo della selezione è cambiato completamente negli anni. Oggi non parliamo più di “Selezione / Recruiting” ma di Talent Acquisition. La differenza sostanziale la troviamo proprio nella sua evoluzione. Siamo passati da un soddisfare “on demand” la necessità interna di personale nel più breve tempo possibile ad un processo strategico vero e proprio dove l’Employer Branding è centrale.
Bisogna quindi mettere in atto una strategia ed un piano di comunicazione che includa azioni mirate in tal senso. Un candidato oggi non cerca più solo una mansione di interesse, ma un ambiente di lavoro, una vision, una mission, una cultura aziendale con i propri valori, tutti aspetti che sono diventati essenziali. Per questo il processo di Talent parte dalla fase di “attraction” dove è importante comunicare “chi siamo” prima di ogni cosa. L’engagement del candidato e futuro dipendente inizia proprio in questa fase. La Talent Acquisition è infatti un processo che segue la risorsa da questi primi step fino all’ingresso in azienda e primi mesi di vita da dipendente con il fine di garantire al meglio un’esperienza positiva.
Come detto, negli anni abbiamo assistito ad un cambiamento radicale delle priorità. Si è passati dalla ricerca di lavoro ad una ricerca di valore. È qui che entra in gioco un aspetto importante, la Employee Value Proposition, l’insieme di quelle strategie messe in atto dall’azienda in fase di attraction del candidato ed engagement del dipendente.
La proposta ad un candidato in fase finale, non può più basarsi esclusivamente su parametri economici, ma deve includere aspetti importanti come il Welfare, la Vision e Mission aziendale, azioni concrete per il bilanciamento vita-lavoro. In un mercato in continua evoluzione, per attrarre i migliori talenti bisogna posizionarsi correttamente e far leva su una serie di fattori che oggi la persona mette al primo posto.
Il mondo del lavoro oggi rispecchia la nostra società. I profondi cambiamenti nella vita di tutti i giorni e le nuove esigenze non possono non essere considerate. Le organizzazioni stanno cambiando rapidamente, sempre più giovani stanno entrando in un mercato del lavoro in profonda evoluzione portandosi dietro le loro competenze, ma anche aspettative. Oltre quanto già detto in termini di Value Proposition, è importante a mio avviso sottolineare due tematiche.
La prima è quella della digitalizzazione in azienda non solo in termini di strumenti ma anche di processi. Non è un caso che figure specializzate in quest’ambito diventino sempre più richieste.
Per la mia esperienza inoltre, il modo di lavorare dei più giovani oggi è diverso. Amano una certa trasversalità nei ruoli, cosa che gli può permettere di vedere più ambiti di un progetto e collaborare sinergicamente. Questo implica un nuovo modo di approcciare alle organizzazioni, meno a silos e più cross-functional. È chiaro che sono aspetti che per essere implementati necessitano di tempo. Il match quindi deve essere da entrambe le parti, sia aziende che giovani candidati devono adattarsi reciprocamente in un’ottica win-win.
Vorrei concludere con un piccolo consiglio a tutti i giovani che stanno per iniziare la loro prima esperienza lavorativa. Cercate di approcciare sempre con la consapevolezza che in un percorso lungo serve sempre tanto entusiasmo.
Intervista a cura del Team di Joinrs