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Joinrs con Antonio, Junior International Recruiter in Telespazio

Sticker_Emozionata-1  Chi è Joinrs?  

Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.

Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

  Raccontando il mondo HR  Sticker_Determinata

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Antonio a condividerci il suo percorso e consigli!

"Lo spazio sembra lontano, ma ci accompagna ogni giorno — e costruire il futuro, anche da terra, è una sfida che passa dalle persone"
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Antonio Grilli

Junior International Recruiter

1) Durante il tuo percorso universitario, hai avuto esperienze di studio all’estero, come l’Erasmus alla Freie Universität Berlin. Quanto ha contribuito questa esperienza alla tua crescita professionale e personale?

Moltissimo. Scegliere di scrivere la mia tesi di laurea magistrale all’estero, tramite il programma Erasmus+ e’ stata una delle scelte piu’ importanti nel mio percorso di formazione accademico.

Innanzitutto dal punto di vista della crescita personale: passare 6 mesi o un anno in un altro Paese e’ un’occasione speciale per stringere rapporti con persone più o meno della tua stessa età, ma che provengono da culture diverse, spesso anche molto lontane dalla tua. Specie quando sei ancora uno studente ed hai piuù opportunità di creare relazioni e connessioni con le persone che incontri, fare un’esperienza all’estero e’ davvero un’occasione preziosa.

Dal punto di vista professionale altrettanto, vivere realtà diverse sia in ambito accademico che nel mondo del lavoro, può aiutarti a chiarire le tue prospettive. Non sempre mentre siamo all’università abbiamo chiaro cosa può riservarci il mondo del lavoro una volta completato il nostro percorso di studi. Spesso può capitare di avere idee o preconcetti rispetto a come funzionino le cose all’estero.Andando a vivere per un po’ di tempo fuori ti rendi conto dei pregi così come dei difetti di altri sistemi rispetto al nostro.

Infine, dal punto di vista più pratico, la ricerca che ho svolto alla Freie (corsi, seminari, paper e lavori di gruppo) mi ha permesso di raccogliere un sacco di materiale e costruire le basi per la mia tesi magistrale. Quindi sì, l’Erasmus è stato assolutamente cruciale nel mio percorso, mi ha aiutato a capire dove volevo andare dopo la laurea. 

 

2) Nel tuo ruolo di Junior International Recruiter in Telespazio, quali sono le sfide principali che affronti nel recruiting internazionale?

Nel mio ruolo attuale in Telespazio trovo stimolante il confronto continuo con i competitor in questo settore. La Space Industry, almeno fino a pochi anni fa, era un settore di nicchia. Nell’ultimo periodo l’hype è decisamente cresciuto! Molte nuove realtà stanno nascendo, crescono velocemente, molte altre cambiano aspetto, quindi ad oggi c’è un panorama di start-up, piccole e medie imprese, e grandi industrie ricchissimo ed articolato – una vera costellazione industriale!

Tutto questo rende il nostro lavoro quotidiano molto più sfidante. Mentre prima c’era molta meno offerta per i profili che cerchiamo, oggi non è più così. Per Telespazio questo significa che dobbiamo essere consapevoli del valore di un gruppo come il nostro in questo panorama in costante evoluzione. Mettere a frutto l’esperienza e la legacy del gruppo ci permette di proporre servizi di qualità e innovazione costante.

Allo stesso tempo, dal punto di vista più people oriented, lavoriamo tutti i giorni sulla cultura dell’azienda, e su come raccontarla al meglio all’esterno. L’azienda sta investendo molto sulle nuove generazioni, perchè il futuro stesso del nostro gruppo dipende dalle persone che entrano oggi a farne parte per affrontare le sfide da qui a 10 anni. Essere in grado di trasmettere questi valori ai candidati e alle candidate provenienti da diverse parti del mondo e’ sicuramente la piu’ grande sfida del mio ruolo oggi. 

 

3) Come sta evolvendo il processo di selezione nel settore aerospaziale? Ci sono trend particolari che stai osservando?

In generale per quanto riguarda il processo di selezione, credo che anche il settore aerospaziale stia andando verso un processo di selezione più smart.

L’industria aerospaziale non è esattamente come il mondo tech, quindi diciamo che non nasce smart. Ciò nonostante il processo di selezione (così come altri processi) è diventato negli ultimi anni sempre più trasparente, strutturato, e soprattutto attento al feedback sia dal punto di vista tecnico per ogni manager, che da parte del(la) recruiter.

Prendersi cura di tutte le fasi della candidate experience è oggi un’attenzione imprescindibile per continuare ad attrarre i migliori talenti, persone di valore che credono nella missione dell’azienda.

 

4) Il settore aerospaziale può sembrare un mondo complesso e distante per i giovani che vogliono entrarci. Quali consigli daresti a chi sogna una carriera in questo ambito, sia in ruoli tecnici che in funzioni di supporto come l’HR?

L’apparenza spesso inganna. Oggi lo spazio è sempre più parte integrante della nostra vita di tutti i giorni. Ogni volta che accendiamo il nostro smartphone, quando andiamo a prelevare i soldi in banca, le trasmissioni che vediamo alla tv o i film che vediamo in streaming, la connessione internet che abbiamo per qualsiasi piccola interazione quotidiana... ecco tutto questo oggi è reso possibile anche grazie a quello che avviene sopra alle nostre teste. Le costellazioni satellitari sono oggi più che mai parte della nostra vita di tutti i giorni. 

Il settore aerospaziale rappresenta anche la ricerca scientifica e gli esperimenti che ci permettono di implementare soluzioni innovative per la nostra salute personale, ma anche l’osservazione della terra che ci permette di esser più consapevoli dell’ecosistema in cui viviamo e orientare le nostre scelte sulla base della miriade di dati che vengono raccolti ad ogni istante ed elaborati. 

Anche per tutto ciò che riguarda la nostra sicurezza, fisica ma soprattutto cyber. Il settore aerospaziale rappresenta un insieme di aspetti quotidiani delle nostre vite oggi, e delle nostre relazioni. Quindi consiglierei a chi sogna una carriera in questo ambito di non fermarsi all’apparenza e vedere quanto lo spazio sia vicino a noi. 

 

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Intervista a cura del Team di Joinrs