Joinrs con Jacopo, HR Junior Specialist in Haleon
Chi è Joinrs?
Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.
Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Raccontando il mondo HR 
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Jacopo a condividerci il suo percorso e consigli!
"Il mio viaggio nel mondo HR è partito da un’esperienza che si è trasformata in passione, con il Master a costruire le competenze teoriche. Il consiglio che darei è di non temere gli errori, ma di mettersi in gioco e sfruttarli per crescere"

Jacopo Knerich
HR Junior Specialist
1) Dopo la laurea in Economia aziendale a Bologna, hai scelto di specializzarti con un Master in Organizzazione e Personale alla Bocconi. Cosa ti ha spinto verso questa direzione e quali sono state le competenze più preziose che hai acquisito?
La mia passione per il mondo HR è sbocciata durante gli anni universitari a Bologna, non tanto grazie alle materie di indirizzo, ma grazie a JEBO – la Junior Enterprise dell’università di Bologna. Questa associazione studentesca no profit punta a collegare gli studenti al mondo del lavoro, permettendo loro di mettere in pratica i concetti teorici in un contesto aziendale reale, operando come una piccola impresa
È qui che ho iniziato il mio viaggio nel mondo delle risorse umane, interfacciandomi per la prima volta, dapprima come associato, e successivamente come responsabile di team, a tematiche quali il recruiting, il development, l’organizzazione aziendale ed il wellbeing. Da qui nasce la volontà di iniziare un percorso specializzante nel mondo HR.. bisognava solo individuare la strada più adatta!
Dopo un’attenta ricerca ho scelto il Master in Organizzazione e Personale alla Bocconi, un programma full time sviluppato nell’arco di 12 mesi, di cui 6 di aula e 6 di tirocinio.
In un campo complesso come quello delle risorse umane, il Master mi ha fornito una visione chiara e integrata dei vari aspetti della professione, come l'analisi e progettazione organizzativa, Talent Development, Recruiting e molto altro. Questi corsi mi hanno permesso di sviluppare competenze tecniche e specialistiche in organizzazione e gestione delle risorse umane, integrando processi e sistemi di HRM con la strategia e il modello di business.
In sintesi, il mio percorso è stato guidato dal desiderio di trasformare la mia passione in competenze concrete. Gli anni universitari mi hanno dato l'opportunità di scoprire cosa volevo fare nel mio futuro, e per raggiungere questa consapevolezza sono state fondamentali non solo le attività accademiche, ma anche tutte le opportunità che si sono presentate in altri ambiti. Buttarsi in nuovi contesti, conoscere persone con idee e passioni diverse, è stato determinante. Una volta individuata la mia aspirazione, mi sono impegnato a colmare le lacune teoriche per entrare in quel mondo, che mi avrebbe permesso poi di contribuire attivamente al miglioramento delle organizzazioni e degli ambienti lavorativi.
2) Molti giovani affrontano con timore il loro primo stage, soprattutto se in grandi città, Quali consigli daresti a chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro in un contesto così competitivo?
Lo stage è una esperienza caratterizzante del proprio percorso, uno step che in qualche modo ci indirizza verso una strada precisa.
Il primo consiglio che darei è quello di non aver paura che ogni azione, ogni errore, possa in qualche modo determinare le nostre “sorti” lavorative. Questo mindset potrebbe renderci immobili per paura di sbagliare, quando in un contesto aziendale oggi è richiesta molta proattiva, capacità di ascolto e voglia di mettersi in gioco. Quindi prova a vivere appieno la tua esperienza di stage. Questo periodo rappresenta un’occasione unica per esplorare, crescere e identificare ciò che ti appassiona davvero: cogli davvero tutte le opportunità che ti si presentano!
Un secondo consiglio, è quello di immergerti il più possibile nel contesto in cui ti trovi. Leggere le dinamiche aziendali, osservare i rapporti tra i colleghi, chiedere chiarimenti quando qualcosa non è chiaro sono azioni utilissime. Spesso siamo abituati a non fare domande perché si teme che possano essere interpretate come sinonimo di non conoscenza o scarsa comprensione; in verità in ambienti lavorativi positivi, non solo sono situazioni di normalità, ma vengono accolte come una sana curiosità ed interesse ad approfondire. Quindi fai domande, sii curioso e prendi appunti su tutto quello che i colleghi ti raccontano e trasmettono.
Il terzo consiglio è quello di cercare di capire sè stessi. Nel percorso si viene messi alla prova da nuove attività, sfide, progetti, stile di vita; ecco il periodo dello stage deve essere sfruttato anche per capire quello che ci piace fare, cosa ci dà più energia e cosa invece ce ne priva. Individua le attività che ti motivano e quelle che preferisci meno, questo step sarà fondamentale per aiutarti a comprendere quella che potrebbe essere la tua strada professionale!
Nel contesto lavorativo attuale, dove chi si affaccia per la prima volta affronta spesso molte pressioni e incertezze economiche, è naturale sentirsi disorientati all’inizio di uno stage. Tuttavia, è essenziale superare queste preoccupazioni e concentrarsi sulle opportunità che lo stage offre. Questo periodo è utile per esplorare nuovi ambiti, crescere e identificare nuovi interessi, aiutandoci a costruire un futuro lavorativo che possa essere più soddisfacente e appagante.
3) Haleon è una realtà dinamica e in crescita. Secondo la tua esperienza, quali sono le caratteristiche e le competenze che l’azienda cerca maggiormente nelle figure junior che assume? E quali valori di Haleon ritieni siano più apprezzati dai dipendenti?
Haleon è un’azienda super dinamica e ben affermata all’interno del suo mercato, con Brand come Polase, Voltaren, Sensodyne e BeTotal. La crescita costante dell’azienda passa anche dalle figure più Junior che Haleon ricerca costantemente. Ecco le principali caratteristiche che Haleon cerca in queste figure:
- Proattività: intesa come la capacità di anticipare esigenze e prendere iniziative senza aspettare indicazioni. Significa avere la determinazione a superare le aspettative e a esplorare nuove possibilità, senza rimanere in superficie ma approfondendo per trovare soluzioni uniche e creative.
- Skills Analitiche: ad oggi si rende necessaria la capacità di analizzare dati ed estrarre informazioni in quasi tutti i ruoli aziendali. Questa skill è inoltre importante per la lettura del contesto, scomporre problemi complessi, incerti ed adottare approcci analitici per trovare soluzioni efficaci.
- Curiosità: skill sempre più ricercata negli ambienti dinamici ed in continuo cambiamento, consiste nella voglia di scoprire e comprendere sempre più informazioni, al fine da costruire conoscenze approfondite che possano aiutare nelle scelte future e nel proprio lavoro.
Un altro aspetto chiave che viene verificato durante la fase di selezione è il Fit Culturale.
Haleon ha da poco rinnovato il proprio schema culturale con il nuovo framework “WIN AS ONE”, introducendo nuovi Behaviours e Strategic Drivers.
Un Behaviour che vediamo essere molto apprezzato dalle persone in Haleon è il “Grow myself and others”. Con questo comportamento intendiamo la possibilità e la capacità di essere responsabili della propria crescita e della propria performance, senza interferenza esterne con quelli che sono i nostri obiettivi. Intendiamo la capacità di avere conversazioni trasparenti e sincere sul proprio percorso professionale e sul proprio lavoro per crescere e mostrare tutto il proprio potenziale. Sono proprio la responsabilizzazione e la possibilità di essere trasparenti i fattori che vengono maggiormente apprezzati perché mettono tutte le persone nelle condizioni di raggiungere le proprie aspettative.
4) Guardando al tuo percorso, c’è un consiglio che avresti voluto ricevere all’inizio della tua carriera e che ora vorresti dare a chi si affaccia al mondo del lavoro?
Riflettendo sul mio percorso, ho ricevuto tantissimi consigli che hanno influenzato ogni fase della mia, seppur breve, carriera, dai giorni di stage fino ad oggi.
Un consiglio che ho ricevuto e che ha profondamente trasformato il mio modo di pensare è l'importanza di spingersi oltre: saper leggere e anticipare le necessità, prendere l'iniziativa prima di ricevere un incarico, non fermarsi a ciò che viene richiesto e aggiungere valore attraverso l’iniziativa personale e la proattività.
Questo approccio incoraggia a ricercare nuove idee, poiché apre opportunità per esplorare, pensare criticamente a ciò che è necessario e soprattutto dà la possibilità di affrontare nuove sfide con fiducia: sta a noi vedere le difficoltà come opportunità di crescita e a dimostrare il proprio valore attraverso azioni che vanno oltre il semplice adempimento delle proprie responsabilità!
Un consiglio simile può nascere solo da una cultura disposta ad accogliere gli errori come parte della crescita personale. Per chi si affaccia al mondo del lavoro, riconoscere i contesti che sono in grado di promuovere questo approccio è fondamentale, poiché muovere i primi passi in questi ambienti permette di sprigionare appieno il proprio valore ed amplificare il proprio potenziale.
In un mondo del lavoro in continua evoluzione, le nuove generazioni hanno il potere di influenzare positivamente il futuro attraverso l'adozione di un approccio proattivo e innovativo. Spingersi oltre non è solo un consiglio per il presente, ma un mindset che può guidare il cambiamento e la crescita nel lungo termine. Abbracciando questa mentalità, è possibile costruire ambienti di lavoro più dinamici e flessibili, pronti per adattarsi e superare le sfide future
Intervista a cura del Team di Joinrs