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Joinrs con Maria Francesca, HRBP, Talent Acquisition and Talent Management in Zambon

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  Chi è Joinrs?  

Joinrs è la job board potenziata dall'intelligenza artificiale, progettata per connettere candidati GenZ -studenti universitari e laureati con pochi anni di esperienza lavorativa- con le aziende più compatibili. Grazie alla nostra AI, supportiamo sia i job seeker che i recruiter nell'identificare le migliori opportunità, rendendo il processo di selezione più rapido ed efficiente e riducendo lo sforzo richiesto. Solo le candidature più allineate ai requisiti arrivano ai recruiter, garantendo qualità e precisione.

Oggi, più di 300 aziende ci hanno scelto per potenziare la loro talent attraction, beneficiando anche delle nostre attività mirate all'employer branding, il tutto all'interno della nostra community di quasi 1 milione di utenti. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

  Raccontando il mondo HR  Sticker_Determinata

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri obiettivi professionali. Oggi è Francesca a condividerci il suo percorso e consigli!

"Il successo nel lavoro non è solo questione di competenze, ma di connessione: collaborare, adattarsi, imparare dagli errori e condividere i valori dell'organizzazione sono le vere chiavi per crescere in un contesto in costante evoluzione"

Maria Francesca Bernava

HRBP, Talent Acquisition and Talent Management

 

1) Come è stata la ricerca del tuo primo lavoro? Se tornassi indietro c'è qualcosa che faresti diversamente?

Mi sono laureata con una tesi in Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane, corso che ho avuto l’opportunità di frequentare durante la magistrale in Comunicazione e Società presso l’Università degli Studi di Milano. È così che sono entrata in contatto con l’ambito HR, per me nuovo e senz’altro diverso dal percorso che avevo immaginato per me quando mi sono iscritta alla Facoltà di Scienze della Comunicazione. Qui ho avuto la fortuna di conoscere il Prof. Solari, docente di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane e poi mio relatore di tesi magistrale. L’entusiasmo e l’esperienza che ha condiviso in aula sono stati di grande ispirazione per me, tanto poi da decidere di cambiare direzione ed entrare in Vodafone con uno stage extra curriculare focalizzato sul Training alla Forza Vendita. È stata un’opportunità formativa arricchente, sia dal punto di vista umano che professionale: ancora oggi, dopo 17 anni, alcuni colleghi di Vodafone sono amici e professionisti con cui scambio idee e condivido esperienze di lavoro e di vita.

 

2) Hai avuto esperienza in multinazionali americane e ora in una azienda italiana come Zambon. Quali sono le differenze principali che hai notato nel lavoro delle risorse umane tra queste due realtà aziendali?

Ho avuto l’opportunità di lavorare in aziende di industry e matrice culturale molto diverse in momenti storici distanti. Un tratto specifico di Zambon è il people care, che si traduce concretamente anche nel programma Benvivere, filosofia di impresa che vuole, attraverso una serie di iniziative e progetti che si arricchiscono di anno in anno, prendersi cura delle persone che lavorano in Zambon. Con questo programma offriamo una serie di servizi e opportunità: la palestra interna, il servizio lavanderia, il nutrizionista, il fisioterapista, il podologo, il parrucchiere, visite mediche specialistiche in sede, lezioni di piano, incontri con un filosofo aperti a tutta la popolazione, e tanto altro ancora. Tra le mie esperienze professionali, quella in Zambon è sicuramente quella dove ho sentito più forte e concreta l’attenzione agli aspetti di people care che sono e saranno sempre più cruciali all’interno delle organizzazioni.

 

3) Ci hai raccontato del Progetto Zeta Gen (Zgen), un'iniziativa di Talent Acquisition rivolta ai neograduate. Puoi condividere alcuni dettagli su questo progetto e l'impatto che ha avuto sulla tua organizzazione e sui giovani coinvolti?

Il progetto Zgen è un progetto di Talent Acquisition che abbiamo disegnato per i neo graduate in diverse aree: scientifica, economica, marketing, ingegneristica. Il programma dura 24 mesi e prevede 3 rotation, di cui 1 all’estero, in una delle nostre affiliate Zambon. L’ultima edizione è partita nel 2022 con la selezione di 8 neolaureati che abbiamo inserito in aree chiave della nostra organizzazione in Corporate. Nei mesi scorsi tutti i ragazzi hanno completato il loro international assignement in alcune delle nostre filiali in Spagna, Cina, Belgio, Svizzera e Italia. Il valore di questo progetto è molteplice: offre l’opportunità ai ragazzi di avere una visione più ampia dell’organizzazione, Global e Local, così come la possibilità di acquisire gradualmente le competenze chiave della funzione professionale di inserimento. Anche per l’organizzazione questo tipo di progetto ha avuto un impatto importante: gli 8 nuovi colleghi hanno portato, oltre al loro entusiasmo, nuove competenze, modi diversi di comunicare e collaborare, un approccio al mondo digital coerente con il cambiamento del contesto in cui viviamo.

 

4) Quali sono i tuoi criteri principali nella selezione e nel reclutamento di nuovi talenti per l'azienda? Come ti assicuri di trovare persone che siano non solo qualificate, ma anche in sintonia con i valori e la cultura dell'azienda?

La selezione in Zambon è un processo che coinvolge diversi interlocutori (HR e Manager) e diversi strumenti: Behavioral interview customizzata sui valori della nostra organizzazione, test di conoscenza della lingua inglese, assessment sullo stile comunicativo/relazionale, business case specifici di funzione. Uno degli aspetti per noi fondamentali è la capacità di collaborare con i colleghi, tanto che è diventato uno dei criteri di valutazione della performance annuale: dare supporto, condividere le informazioni, contribuire non solo ai propri obiettivi ma anche a quelli del proprio e degli altri team. La capacità di lavorare in modo flessibile e agile per gestire efficacemente il cambiamento e le priorità, di imparare dagli errori, l’uso delle tecnologie digitali e l’analisi delle informazioni per prendere decisioni, sono competenze altrettanto importanti e necessarie per fronteggiare la velocità e l’ambiguità del mondo in cui ci troviamo.

 

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Intervista a cura del Team di Joinrs